Quarto rimpasto di deleghe per la giunta del sindaco Luigi de Magistris. Dopo quello del 23 dicembre scorso, con un decreto firmato il primo febbraio, il sindaco ridisegna le competenze di alcuni assessori. E se nella riorganizzazione prenatalizia furono cambiate poche cose (la Protezione civile fu tolta all’assessore alla Mobilità Anna Donati), stavolta si tratta di modifiche sostanziali. Il dato più rilevante è che il primo cittadino raggiunge la cifra considerevole di ben 11 deleghe, avocando a sé l’Informatizzazione (che apparteneva all’assessore ai Beni Comuni, Alberto Lucarelli) e i “Fondi Europei” (che, invece, era competenza dell’assessore al Bilancio, Riccardo Realfonzo). Si tratta di due deleghe fondamentali per la politica amministrativa del Comune di Napoli. De Magistris sta facendo il diavolo a quattro per ottenere dal Governo la gestione diretta dei finanziamenti Ue, senza passare per la Regione. L’Informatizzazione, invece, rappresentava per Lucarelli uno dei punti fondamentali del progetto di riforma del professore di Diritto, che comprende, appunto, le reti informatiche nel novero dei Beni comuni. Insomma, in parte, ridimensiona alcuni dei suoi assessori più importanti, dall’altra accresce il numero di compiti e responsabilità nelle sue mani. Le altre deleghe nelle sue mani, d’altro canto, non sono affatto trascurabili: “Promozione della Pace”, “Difesa e attuazione della Costituzione”, “Cooperazioni e relazioni internazionali”, “Grandi eventi”, “Forum delle culture”, “Riforma della macchina comunale”, “Attuazione del programma e organizzazione”, “Comunicazione e promozione dell’immagine di Napoli”, “Protezione civile”. Di fatto, molti di questi compiti sono affidati ai suoi fedelissimi uomini chiave, come il capo di gabinetto Attilio Auricchio e il vicecapo Sergio Marotta.
L’assessore all’Urbanistica, Luigi De Falco, invece, che ha dato una spinta sostanziale per la gestione della fase più delicata dei lavori per la Coppa America, avrà in carico anche la “Gestione del sito Unesco”, direttamente collegato all’utilizzo dei Fondi europei.
L’unica mossa scontata e davvero necessaria è stata quella di alleggerire l’assessore al Patrimonio, Bernardino Tuccillo, oberato di incarichi, della delega al “Decoro e all’Arredo urbano” che, invece, viene affidata all’assessore alla Mobilità, Anna Donati.
Resta da vedere, adesso, se nel prossimo futuro oltre a ridistribuzioni di deleghe ci saranno anche rimpasti di uomini. Di certo dopo il patto sancito con Sel al Forum dei Comuni per i Beni Comuni, gli equilibri all’interno della Giunta potrebbero cambiare. Nei corridoi di Palazzo San Giacomo si discute della posizione a rischio del vicesindaco Tommaso Sodano, smentita, per ora, dai fatti. Si dovrà vedere come verrà assorbito lo scossone seguito al siluramento di Raphael Rossi dal vertice dell’Asìa e i cambiamenti apportati all’assetto della società partecipata, che ha un ruolo chiave nella gestione dell’emergenza rifiuti a Napoli. Del resto, nuovi innesti non sarebbero funzionali ad ottenere nuove maggioranze in consiglio comunale, visto gli ampi numeri a disposizione del sindaco per governare la città. Si tratterebbe di scelte strategiche dal punto di vista politico, ma in una prospettiva più ampia di quella del contesto locale.